<%@LANGUAGE="VBSCRIPT" CODEPAGE="1252"%>Isole di Capo Verde: turismo fai da te di Anna e Alberto - Caboverde , Cabo Verde, Capoverde
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  • MISÁ
    Misá Kouassi è nata nell'Arcipelago di Capo Verde, una terra periodicamente devastata dalla siccità, dai venti, dai vulcani... È in questo universo che ha passato undici anni della sua infanzia prima di raggiungere sua madre in Svizzera, nel 1974, e,nel 1982, di posare le sue valige in Costa d'Avorio per i suoi studi alla Scuola di Belle Arti di Abidjan. Ritorna in Svizzera nel 1989 e solo nel 1996 è di nuovo a Capo Verde.
    Fondatrice e presidente dell'Associazione ABI DJAN nata nel 1994 in Svizzera, e concretizzatasi a Capo Verde, con lo scopo di promuovere il turismo rurale attraverso programmi artistici e la promozione dei giochi tradizionali e dell'artigianato locale.
    Con il programma di ABI DJAN, Misá sogna di costruire un ponte culturale tra Capo Verde e il resto del Mondo.

    "Di me potrei dire che sono innamorata della Vita e mi dedico a farla conoscere nel vuoto, l'ultimo e nell'armonia per lasciar scappare la gioia e la Fede in sé stessi... che dire d'altro... che se non riesco a Sedurre che anime innamorate del loro stato, mi colmo nel puro godimento del Mio Essere.
    Per me la pittura che esprimo è semplicemente una lettura del mondo invisibile che ci circonda e si nasconde attraverso l'espressione... e questa è la mia gioia di vivere..."

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Il Progetto - O Projecto

Dopo otto anni di intenso lavoro con la comunità dei Rabelados di Espinho Branco , che consisteva, in una prima fase, nella implementazione delle infrastrutture basiche e delle condizioni indispensabili per la preservazione della riferita comunità, Maria Isabel Alves - Misá, inizia ora un nuovo ciclo di questo vasto progetto.

Dopo aver creato tutte le condizioni infrastrutturarali (installazione di acqua corrente; bagni, strade, telefono, due grandi centri con dieci sale per varie attività). E dopo un grande lavoro di sensibilizzazione nell'area della salute, intercambio con varie località ed esposizione di tutta l'arte dei Rabelados, comincia a disegnarsi il progetto della creazione di un Villaggio che possa rappresentare tutta la ricchezza di una comunità praticamente sconosciuta in ciò che concerne la sua identità curturale e il talento di artigiano. E', in parte, grazie ai sorprendenti risultati ottenuti che l'attivista culturale decide di iniziare una nuova tappa. Il Villaggio Multiculturale di Espinho Branco vuole essere uno spazio dove la Cultura e la Tradizione si incontrano in maniera armoniosa e dove tutti i figli capoverdiani della dispora, artisti e artigiani di vari punti nazionali e internazionali potranno contribuire per una miglior conoscenza dell'identità di Vapo Verde e partecipare volontariamente allo sviluppo di questo progetto.


No passeio da lua
La necessità di creare condizioni di sussistenza e di sviluppo della comunità, ha portato l'artista, attraverso l'associazione Abi-Djan, a promuovere un vasto lavoro artistico e artigianale attraverso l'innovazione, ma preservando l'identità del gruppo.

E' così che nasce l'idea della creazione di un Centro Multiculturale a Espinho Branco. L'obiettivo è offrire veri incontri culturali, con rilievo per la varietà dei lavori in Ceramica, Artigianato e Arte Plastica esistenti nel Villaggio, frutto della cretività dei giovani Rabelados.

Il Villaggio Multiculturale di Espinho Branco vuole anche essere un punto di incontro di artisti che vengono da luoghi molto differenti e che possono contribuire, in futuro alla crazione dei varie opere a titolo di concorso con l'attribuzione di un "Premio Rabelado".

Tutto questo per la "concretizzazione di un sogno, di incamminare il discorso umano che è creare e far conoscere la creatività degli artisti e degli artigiani che, in fondo, tutti siamo" come sottolinea Misà. tutto questo perché "dobbiamo camminare in una armonia dove la diversità e l'unione delle differenze si incontrano", conclude l'artista.

Alla fine, sessanta anni dopo, la comunità che si vide obbligata ad isolarsi per aver voluto mantenere la sua pratica religiosa, attraverso i rituali praticati da secoli dai cosidetti "padres de terra" o " padres de batina preta" che esercitavano la missione di evangelizzazione in tutta l'isola di Santiago, apre ora le braccia al mondo, per ricevere tutti coloro che hanno qualcosa da spartire.

Perché la ricchezza sta nella diversità culturale.

(Waldir Araùjo e Misá)

Depois de oito anos de um intenso trabalho com a comunidade dos Rabelados de Espinho Branco, que consistiu, numa primeira fase, na implementação de infra-estruturas básicas e condiçães indispensáveis para a preservação da referida comunidade, Maria Isabel Alves - Misá, inicia agora um novo ciclo deste vasto projecto que abraçou.

Depois de criadas todas as condições infra-estruturais (instalação de água corrente; casas de banho; estradas; telefone; dois grandes centros com dez salas para várias actividades). E depois de um grande trabalho de sensibilização na área de saùde, intercâmbio com várias localidades e exposição de toda a arte dos Rabelados começa a desenhar-se o projecto da criação de uma Aldeia que possa representar todo enrequicemento de uma comunidade praticamente desconhecida no que diz respeito à sua identidade cultural e talento de artesão.

É, em parte, com base nos surpreendentes resultados conseguidos que a activista cultural decide por esta nova etapa.

A Aldeia Multicultural de Espinho Branco pretende ser um espaço onde a Cultura e a Tradição se encontram de forma harmoniosa e onde todos os filhos cabo-verdianos da diáspora, artistas e artesões de vários pontos nacional e internacional poderão contribuir para um melhor conhecimento da identidade de Cabo Verde e participar voluntariamente no desenvolvimento deste projecto.


As caras poeticas
A necessidade de criar condições de subsistência e desenvolvimento da comunidade, levou a artista, através da Associação Abi-Djan, a promover un vasto trabalho artístico e artesanal através de inovação, mas preservando a identidade do grupo.

É assim que nasce a ideia da criação de um Centro Multicultural em Espinho Branco. O objectivo é proporcionar verdadeiros encontros culturais, com destaque para a variedade de trabalhos em Cerâmica, Artesanato e Artes Plásticas existentes na Aldeia, frutos da criatividade dos jovens Rabalados.

A Aldeia Multicultural de Espinho Branco pretende ainda ser un ponto de incontro de artistas vindos de variadissimas paragens e que podem contribuir, futuramente, para a criação de vários temas a título de concurso con atribuição de um "Prémio Rabelado".

Tudo isso para a "concretização de um sonho, de encaminhar o discurso humano que é criar e tornar conhecido a criatividade dos artistas e dos artesôes que no fundo, todos somos", como sublinha Misá. Tudo isto porque "devemos caminhar numa harmonia onde a diversidade e a unificação das diferenças se encontram", conclui a artista.

Enfim, sessenta anos depois, a comunidade que se viu obrigada a isolar-se por ter querido manter a sua prática religiosa, através dos rituais praticados há seculos pelos chamados "padres de terra" ou "padres de batina preta" que exerciam a missão de evangelização em toda a ilha de Santiago, abre agora os braços ao mundo, para receber todos os que têm algo a partilhar.

Porque a riqueza está na diversidade cultural.

(Waldir Araùjo e Misá)

Per contattare Misá - (00238) 9918197 - e-mail: rabellados@yahoo.com

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